“Atlas – La storia di Pa’ Salt” di Lucinda Riley e Harry Whittaker

Buongiorno a tutti!

Finalmente, dopo molti mesi di attesa, pubblico la mia recensione dell’ultimo libro della saga delle sette sorelle di Lucinda Riley.

Se ricordate, ho sempre amato questa scrittrice che purtroppo è mancata (ne parlo qui ➡️ Lucinda Riley, riposa in pace) e ho letto tutti i suoi romanzi di cui potete trovare le recensioni qui sul blog servendovi della lente di ricerca.

In particolare, vi aiuterò mettendo di seguito i link ai libri precendenti, ma solo della saga delle sette sorelle, giusto per fare il punto della situazione prima di proseguire con la recensione.

▪️“Le sette sorelle – La storia di Maia” di Lucinda Riley

▪️“Ally nella tempesta” di Lucinda Riley

▪️“La ragazza nell’ombra” di Lucinda Riley

▪️“La ragazza delle perle” di Lucinda Riley

▪️“La ragazza della luna” di Lucinda Riley

▪️“La ragazza del sole” di Lucinda Riley

▪️“La sorella perduta” di Lucinda Riley

Ma torniamo ad Atlas…

Nizza, 2008. Dopo averla inseguita per tutto il mondo, le ragazze D’Aplièse hanno finalmente trovato la sorella perduta, e ora che sono finalmente insieme a bordo dello yacht di famiglia, sono pronte a salpare per commemorare la morte di Pa’ Salt. Merope, però, arriva portando con sé il prezioso diario del padre e così, nelle lunghe ore di navigazione per raggiungere il Mar Egeo, le sorelle, circondate dai loro cari, potranno finalmente scoprire la verità sull’uomo che le ha accolte e cresciute e che in fondo conoscevano appena. Parigi, 1928. La famiglia Landowski trova un bambino di sette anni svenuto nel proprio giardino. A un passo dalla morte, viene salvato e accolto come se fosse uno dei loro figli. Nonostante sia un ragazzo gentile, precoce e talentuoso, pur di non spiegare da che cosa sta fuggendo si chiude in un ostinato mutismo. Mentre diventa un giovane uomo, si innamora, prende lezioni al prestigioso Conservatorio di Parigi e sembra quasi poter dimenticare i terrori del suo passato, ma poi una nuova minaccia lo costringe a partire: non potrà mai essere al sicuro, non finché il suo migliore amico non avrà compiuto la sua vendetta. Attraversando una vita di amori e perdite, confini e oceani, “Atlas, La storia di Pa’ Salt”, porta la serie delle Sette Sorelle di Lucinda Riley alla sua conclusione.

Come accennato in articoli precedenti, Lucinda, prima di morire, aveva scritto parte di questo romanzo, lasciando disposizioni al figlio Harry affinché portasse a termine la sua opera.

Non ho notato particolari differenze nella modalità di scrittura, nonostante ci sia chi afferma il contrario, e la lettura mi ha soddisfatto in quanto è stata brillantemente portata a termine una saga che mi ha accompagnato per molti anni e che chissà, forse un giorno, rileggerò da capo.

Tutti i pezzi del puzzle sono stati ricomposti e tutto combacia alla perfezione. Certo, alcune cose possono risultare un po’ forzate, ma è anche questo il bello di questi romanzi: poter credere che anche cose incredibili possano diventare possibili. I libri devono anche farci sognare, no? Staccarci per un po’ dalla realtà.

Chi non condivide questo pensiero e ha altri gusti in fatto di lettura, forse dovrebbe puntare su altri generi. Io sono molto felice di aver dedicato tempo a questi volumi e spesso traggo ispirazione dallo stile di scrittura di Lucinda per portare a termine le mie idee.

Purtroppo, le persone non possono tornare indietro e niente riporterà qui Lucinda per continuare a farci sognare, ma auguro a suo figlio di continuare su questa strada: è molto promettente e sicuramente sua madre sarebbe fiera di lui.

Elena

4 risposte a "“Atlas – La storia di Pa’ Salt” di Lucinda Riley e Harry Whittaker"

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