“Residenza per signore sole” di Masako Togawa”

Ciao a tutti, sono Laura e oggi recensisco un romanzo orientale. Lo sto leggendo sull’onda di una sfida che ho visto sui social a inizio anno (Book challenge 2024) e questo è il secondo della lista. L’ho scelto per rispondere al requisito “libro vincitore di un premio”. Questo libro infatti è stato premiato nel 1962 per il genere intitolato a Edogawa Ranpo (pseudonimo di Tarō Hirai, è stato uno scrittore e critico letterario giapponese).

*Residenza per signore sole*, di Masako Togawa, è un romanzo che conduce il lettore in un vortice di segreti e misteri.
La storia si svolge a Tokyo in uno stabile di cinque piani per sole donne, dove un gruppo di inquiline vive vite solitarie e silenziose. Quando la chiave che apre tutte le porte viene trafugata, la tranquillità del palazzo viene sconvolta e le protagoniste rischiano che i loro oscuri segreti vengano a galla.



La scrittura di Togawa è precisa e incisiva, come tutti gli autori giapponesi, capace di delineare con maestria i profili psicologici dei personaggi e di creare un’atmosfera di tensione e suspense che cresce pagina dopo pagina. Le descrizioni della pensione e delle sue abitanti sono vivide e realistiche, tanto da far immergere il lettore completamente nella storia.

La trama è ben congegnata e i personaggi sono complessi e sfaccettati. La Togawa non si limita a costruire un thriller avvincente, ma affronta anche temi importanti come la solitudine, la discriminazione e la ricerca di sé stessi.

Ci sono alcune citazioni che mi sono annotata e possono aiutarmi a darvi l’idea della profondità del romanzo:

– La solitudine è come un’ombra che ti segue ovunque tu vada.
– Le donne sono come fiori delicati, ma possono anche essere spine velenose.
– La verità è come un serpente: striscia silenziosa e poi ti morde a tradimento.

Residenza per signore sole è un libro consigliato a tutti gli amanti dei thriller psicologici e dei gialli. Non lo consiglio a chi ama la suspance, questo romanzo – pur trattando alcuni temi molto angoscianti – li affronta con lentezza e non crea atmosfere cupe.

Laura

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