Buongiorno, amici, sono Elena e vi segnalo l’opera di due scrittori emergenti, Daniela Franceschi e Simone Valtorta, “La memoria delle ceneri”.
Siamo state contattate dagli autori che hanno scoperto la nostra pagina Facebook Due sorelle e una stanza di libri (vi invitiamo a mettere un like, se non lo avete ancora fatto, per rimanere sempre aggiornati sulle nostre attività sul blog e quant’altro).

Parigi, 1982. In una città cupa e funerea, stretta nella morsa del gelo invernale, si aggira un’entità nota come il Devastatore. È un essere colmo di malvagità assoluta, che per decenni è rimasto nell’ombra, ma ora è pronto a scatenarsi e a colpire chiunque tenterà di opporsi a lui. L’alterazione della realtà e gli elementi sovrannaturali che alimentano, fino all’ossessione, le paure più recondite dell’essere umano, sono gli ingredienti principali di un romanzo neogotico pensato come un intrigante enigma che deve essere risolto passo dopo passo, mettendo in ordine tutti i tasselli prima che sia troppo tardi: una corsa tra le vittime e il predatore, la cui posta è la vita.
Il romanzo si apre a Parigi, in un’atmosfera umida e nebbiosa e, in particolare, nella premiata azienda dolciaria Gregoire, la più famosa di tutta Parigi, che si appresta a festeggiare il suo primo decennale. Da qui, inizieranno tutti i misteri, con un susseguirsi di fatti, flashback e colpi di scena che mi hanno ricordato molto la suspence creata da “Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie.
“Aveva tessuto la tela come un ragno paziente, pronto a ghermire la preda che vi sarebbe incappata dentro. Ecco, era il momento; silenzioso, si lasciò scivolare verso il portone illuminato, verso la sala da cui provenivano allegre risate e un tintinnare di bicchieri. Pregustando già il mutarsi della gioia in lutto”.
Le descrizioni sono molto dettagliate, tanto che non ho incontrato difficoltà nell’entrare subito nella narrazione e a sentirmi totalmente coinvolta.
Mi sento di definire questo romanzo come un misto fra thriller e horror, generi che mi incuriosiscono molto e che perciò apprezzo molto quando riescono a catturarmi.
Non posso che consigliarlo agli amanti dei misteri, delle atmosfere cupe e dei fatti, spesso, inspiegabili.
Elena
Qualcosa sugli autori:
Daniela Franceschi, laureata in Storia presso l’Università degli Studi di Pisa, ha discusso la tesi sulle tematiche ebraiche nel “Corriere della Sera” dal 1894 al 1906. Dal 2007 fa parte del CISE, Centro Interdipartimentale Studi Ebraici Michele Luzzati dell’Università degli Studi di Pisa. Collabora con http://www.storico.org occupandosi principalmente di Storia contemporanea, di Africa e Medio Oriente. “La memoria delle ceneri” è il suo primo romanzo.
Simone Valtorta è nato a Desio, in Brianza, nel 1974. Laureato in Lettere Moderne all’Università Cattolica di Milano con la tesi “Amico e Amelio nell’agiografia medievale” e, successivamente, in Scienze Religiose presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano con la tesi “La nozione cristiana di creazione”. Dal 2004 scrive racconti per l’infanzia e l’adolescenza; tra i suoi ultimi lavori: “I racconti del saggio gufo”, “I Cavalieri della Tavola Quadrata” e “Sussurri dalla cripta”, pubblicati da Gedi, oltre ad aver scritto diversi e-book per e con i suoi alunni.
Buongiorno, Elena.
Tu sei molto “blinking”, ma tua sorella è sparita del tutto: salutamela, se la vedi! 😉
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Sì, quando la vedo te la saluto…😂😂😂 La obbligherò a farsi sentire, qui sul blog!
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Brava! 😉
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Io ho visto la copertina è per me era già un immenso sì.
Poi la prima parola che hai scritto è Parigi.
Non occorre altro.
Eppure hai citato la queen assoluta per me, e, come diceva lei: “tre indizi fanno una prova.”
Dunque grazie!
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Grazie a te! Sì, gli ingredienti perfetti ci sono tutti!
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bellissimo gatasso/a in copertina.
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Vero!
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Rieccomi! Anche in quest’altro libro c’è una suspense pazzesca: https://wwayne.wordpress.com/2020/10/03/amore-a-scoppio-ritardato/
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