Buongiorno, amici! Sono Elena ed eccomi a parlarvi di una nuova autrice emergente che abbiamo avuto il piacere di scoprire. Si tratta di Silvia Lisena, che con la sua raccolta di poesie “Lacerti di anima” mi ha tenuto compagnia lungo le 68 pagine di questo volume.
Ammetto la mia ignoranza: non sapevo cosa significasse la parola “Lacerti” e sono andata a cercarla sul vocabolario Treccani. La riporto per chi, come me, non la conoscesse. [lacèrto s. m. [dal lat. lacertus «lucertola», «muscolo», e anche nome di un pesce]. – 1. ant. Lucertola: ogni augel s’asconde in valle, E sotto sasso o prun fugge il l. (L. Alamanni). 2. letter. Muscolo, parte muscolare, soprattutto del braccio; per estens., ant., brano di carne: preseli ’l braccio col runciglio, Sì che, stracciando, ne portò un l. (Dante). 3. In senso fig., brano, frammento, sia in senso generico sia con riferimento a oggetti determinati: i l. di un antico codice. 4. In macelleria, nome genovese e meridionale del taglio di carne bovina altrove detto controgirello (v.), controfesa, sottofesa, ecc., e a Firenze lucertolo. 5. Altro nome del pesce scombro comune e, in alcuni luoghi, anche del lanzardo. 6. Nell’uso napol., la riparazione di crepe nei muri mediante inserzioni di conglomerati e frammenti di pietra, fino a completa stuccatura della lesione.] Fonte: https://www.treccani.it/vocabolario/lacerto/
Dopo questa piccola digressione, torniamo all’argomento protagonista dell’articolo.

Così inizio a volare, e volo, volo, in tutta la mia stupenda fragilità sentendo il peso della gabbia sempre più leggero fino a quando sparisce completamente in un soffio di vento. Un percorso introspettivo nella dualità dell’esistenza: nelle sette sezioni in cui è divisa l’opera, l’autrice scandaglia analiticamente alcuni eventi traendone significati universali. Inserendosi in una cornice naturale dove gli elementi sono essi stessi metafora della vita, la scrittura rivela così il suo potere catartico nella ricerca del senso della vita attraverso il mistero dell’armonia di contrasti che si manifestano nella bellezza della fragilità umana.
Mi sono sentita molto vicina all’autrice fin dall’introduzione, nella quale esprimeva il suo amore per la scrittura che credo accomuni tutti coloro che hanno questa passione. Silvia, però, è riuscita a descrivere lo stato d’animo che mettere parole su carta crea, in un modo davvero straordinario.
Le parole sono state il mio veicolo di comunicazione con il mondo da quando, nei primi anni, la timidezza impediva qualsiasi altra forma di espressione non scritta. Ad ogni singola parola che imprimevo sul foglio affidavo una parte di me, tanto che al termine di un componimento testuale riuscivo a percepirne il bruciore tipico della scissione dal resto del corpo. La scrittura, in fondo, è anche eco delle sensazioni fisiche.
La maggior parte delle persone che scrive ha un animo artistico e sensibile e chi scrive poesia, a mio parere, accentua ancor di più queste caratteristiche.
Ogni poesia di questa raccolta (catalogata per anno, a partire dal 2014 fino ad arrivare al 2020 con un componimento sul Coronavirus) è carica di sentimenti, amore, amicizia, opportunità ed esperienze nate molto spesso da sofferenze con un linguaggio elegante e introspettivo.
Non posso aggiungere altro, posso soltanto segnalare l’opera agli amanti della poesia che rimarranno sicuramente soddisfatti e che coglieranno appieno la sensibilità e la raffinatezza che ne traspaiono.
Elena
Bella recensione, Elena, grazie! ❤ Buon pomeriggio :). Luca
"Mi piace"Piace a 1 persona
Buon pomeriggio anche a te!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie! Ho scritto il mio ultimo http://WWW... Wednesday, il settimo (con il restauro del blog ho ripreso dall’inizio questa rubrica); forse lo pubblicherò già stasera, penso, oppure domani, non lo so ancora…
"Mi piace"Piace a 1 persona