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“Il profumo segreto della lavanda” di Dinah Jefferies

Buongiorno, amici! Sono Elena e ho letto “Il profumo della lavanda” di Dinah Jefferies.

Come saprete, Dinah Jefferies è sempre stata tra le mie scrittrici preferite assieme a Lucinda Riley e Corina Bomann, ma negli ultimi romanzi che ha pubblicato, ho trovato molte differenze rispetto ai romanzi che mi avevano catturata all’inizio.

Ma andiamo con ordine.

ꕥ⭒ღ❀☼∘ Trama ∘☼❀ღ⭒ꕥ

1944. Hélène, Élise e Florence, tre sorelle di origine inglese, vivono nella tenuta estiva della loro famiglia nel Perigord Noir, suggestiva regione a sudovest della Francia. Con l’occupazione nazista la loro esistenza è stata sconvolta: le rappresaglie dei tedeschi su chi si oppone sono violentissime e l’esercito sembra determinato a combattere fino alla fine, nonostante abbia subito perdite ingenti. La bellezza struggente della macchia mediterranea diventa teatro di episodi di dolore e sofferenza. E le tre sorelle si trovano ben presto coinvolte in eventi in grado di mettere in pericolo la loro stessa vita. La casa dove vivono, infatti, diventerà il rifugio per un giovane militare tedesco che si rifiuta di continuare a combattere insieme agli invasori, disertando. E così, quando un agente incaricato dal governo britannico di sabotare i nazisti chiederà loro aiuto per ritrovare il compagno scomparso, Hélène, Élise e Florence dovranno scegliere da che parte stare. L’arrivo dei due uomini, così diversi tra loro, è la miccia che dà vita a un susseguirsi di eventi destinati a cambiare il loro destino: saranno costrette a decidere quanto sono disposte a rischiare pur di fare la cosa giusta.

ꕥ⭒ღ❀☼∘

Come dicevo, questo libro è diverso dai primi libri ambientati in oriente che mi avevano fatta innamorare. Come “La ragazza nel giardino degli ulivi” che avevo recensito tempo fa, questo romanzo è ambientato nella Seconda Guerra Mondiale, ma stavolta in Francia e affronta temi davvero drammatici e profondi.

L’autrice si è dedicata a questo romanzo durante il primo lockdown, come hanno fatto molti scrittori che hanno approfittato dell’obbligo di stare a casa per lavorare sulle proprie opere. Si è ispirata ad alcune serie tv francesi e documentari e a molti libri da cui ha tratto spunto.

Le note negative che però mi hanno, diciamo, invogliato di meno nella lettura, sono state le molte parti in cui venivano descritti i pensieri, le congetture e tutto ciò che passava per la testa delle tre sorelle protagoniste della storia. Devo ammettere di essermi un pochino annoiata e di averle ritenute più volte delle “parti inutili” ai fini della trama. Certo, bisogna caratterizzare i personaggi ed entrare intimamente in contatto con loro, ma io non ho fatto altro che sperare che queste descrizioni venissero accantonate per dare più spazio all’azione. E l’azione c’è stata, sì, e mi ha anche incoraggiata ad andare avanti, ma è stata troppo intervallata da pagine e pagine che mi portavano spesso a perdere il segno e a dover ricominciare perché mi distraevo.

Altra nota negativa che però non riguarda l’autrice, ma la traduzione italiana, riguarda il titolo. “Il profumo segreto della lavanda” non c’entra assolutamente nulla con il romanzo, anzi, se non sbaglio, la lavanda non viene nemmeno nominata. Sarà perché la vicenda è ambientata in Francia? Non mi sembra comunque una motivazione valida per questa scelta. Il titolo originale è “Daughters of War”, che ho poi scoperto essere la saga che Dinah Jefferies aveva annunciato tempo fa e la quale notizia io avevo riportato in un articolo: Una trilogia di Dinah Jefferies in arrivo!

Quindi, questo è stato il primo volume di una saga (e, dal finale lasciato aperto, si deduceva che ci sarebbe stato un seguito), ma a quanto pare, in Italia non si sono presi la briga di chiarire la cosa, affibbiando al romanzo un titolo inappropriato e senza specificare che, in futuro, ci dovrà essere un ordine di lettura. Beh, spero che chi si appresterà nella lettura incappi casualmente in questo mio articolo e legga il piccolo suggerimento! 😉

Nonostante queste note negative, che fanno pensare che io abbia trovato il libro non di mio gradimento, posso dire che ho voglia di proseguire nella lettura delle vicende di queste tre sorelle. Lo stile di Dinah Jefferies è cambiato, forse sono cambiate le tematiche che vuole affrontare, il linguaggio, l’atmosfera più tetra da cui è avvolto il secondo conflitto mondiale, rispetto magari alla vita in oriente dei colonizzatori inglesi di cui erano oggetto i romanzi precedenti rispetto a questi ultimi due, ma Dinah Jefferies merita sempre di essere letta perché sa creare degli intrecci che non possono che catturare il lettore e catapultarlo in un mondo diverso.

Elena

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14 risposte a "“Il profumo segreto della lavanda” di Dinah Jefferies"

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      1. Sì, vero!😂
        Comunque, carino il racconto. È stata una bella trovata unire la tua passione per i film e per i videogiochi alla storia e hai inserito anche la tematica della coppia gay senza interferire con la trama (a volte viene fatta “la morale” implicita su certe tematiche che rischia di compromettere la normalità della cosa, oltre ad appesantire il tutto) che era anche il tuo obiettivo 😄 e hai anche caratterizzato bene i personaggi, Austin e Harry hanno caratteri differenti e sembrano fatti apposta per stare insieme😁

        Piace a 1 persona

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