“La casa delle anime” di Elena e Laura Canepa (Settima Puntata)

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“La casa delle anime” di Elena e Laura Canepa (Terza Puntata)

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“La casa delle anime” di Elena e Laura Canepa (Quinta Puntata)

“La casa delle anime” di Elena e Laura Canepa (Sesta Puntata)

Aprì gli occhi umidi di lacrime e restò di sasso nell’accorgersi che tutto era tornato al suo posto. Osservò la stanza e lo sguardo si posò sulla credenza.

Era lì, accucciata a quattro zampe.

La donna spaventosa della prima sera la stava osservando. Mostrò i piccoli denti aguzzi e, ansimando come una bestia, proruppe in una risata isterica.

Vivian, non riuscì a scappare: le gambe le tremavano ed erano diventate pesanti come il piombo.

La donna strillò, per poi lanciarsi su Vivian. Le graffiò il petto con le unghie sporche e incrostate.

E poi, Vivian si svegliò. Osservò la camera da letto: strano non aver notato prima tutte quelle crepe nere in netto contrasto con la parete.

Era mattina, i timidi raggi del sole penetravano dalla finestra. Si alzò di scatto e controllò il petto, scostando la camicia da notte: nessun graffio.

«Santo cielo! È stato soltanto un incubo» esclamò con voce stanca.

I giorni che la separavano dal ritorno di Mike trascorsero insolitamente tranquilli e la giovane accolse con gioia il suo compagno, trascinandolo subito in camera da letto.

«Ti sono mancato, allora!» esclamò lui ridendo, alla fine.

Vivian gli tirò un cuscino e i due trascorsero quei momenti felicemente; Vivian aveva deciso di non fare parola degli strani episodi vissuti. Non subito, almeno.

«Senti Viv, cosa mi dovevi dire l’altra sera? Non ne abbiamo più parlato» disse Mike una volta seduto in cucina.

«Beh, quel giorno sono successe parecchie cose strane. Mi dirai che sono dei cliché, che forse ho visto troppi film dell’orrore, da sola, nel nostro vecchio appartamento, ma… Innanzitutto un corvo si è andato a schiantare contro il vetro, come puoi notare dalla vistosa incrinatura; verranno in settimana a sostituirlo. Poi, quel corvo mi ha beccata sulla mano, non era morto come sembrava» esclamò Vivian mostrando la fasciatura. «E, per finire, una bambina di nome Lily si è presentata alla porta alla ricerca di sua madre e poi è sparita nel nulla.»

«Viv, io non vedo nessuna incrinatura» fece Mike, tastando il vetro della finestra.

«Ma sì, Mike, è proprio lì!»

Il segno era scomparso.

«Santo cielo, Mike, non sto mentendo» esclamò la donna, togliendo la benda.

Ma la pelle della mano era completamente liscia.

«Viv…»

«No, non dire nulla, Mike! Non sono pazza, è successo veramente!» urlò lei, scoppiando in lacrime.

Mike la strinse fra le braccia.

«Tu mi credi, non è vero?» piagnucolò, nascosta nel suo petto.

«Sì, tesoro, ma forse hai bisogno di riposare un po’. Questo trasloco e tutto il resto devono averti affaticata.»

«Non voglio più stare qui, questa casa ha qualcosa di strano! Non dovevo essere così precipitosa…»

«Su, su, calmati adesso. Se la cosa ti farà stare meglio, domattina chiamerò quell’agente, la signora Patel, e vedremo il da farsi. D’accordo?» Mike le accarezzò il viso.

«Viv, tesoro, non fare il broncio, sarò di ritorno domani sera! Sai che non dipende da me» sussurrò Mike, stringendole la mano prima di uscire.

Vivian seguì l’auto con lo sguardo mentre il marito lasciava il vialetto e oltrepassava dal cancello, per l’ennesima volta.

Rientrando in casa, inspirò un dolce profumo di fiori, ma repentinamente quella fragranza fu sostituita da un fetore rancido che le fece storcere il naso.

Camminò verso la cucina, cercando di individuarne la fonte. Pensò a degli avanzi dimenticati, ma a eccezione di una mela avvizzita, non c’era nulla che potesse causare quello strano odore.

Spalancò la porta di casa e lanciò la mela lontano, verso degli arbusti secchi.

Qualcosa di freddo le sfiorò il dorso della mano.

CONTINUA…

“La casa delle anime” di Elena e Laura Canepa (Ottava Puntata)

Foto di Pete Linforth da Pixabay