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“La casa delle anime” di Elena e Laura Canepa (Prima Puntata)

«Diamine, sembra stia venendo giù a pezzi!» Mike bofonchiò, cercando di non farsi sentire dall’agente immobiliare.

«Sei sempre il solito. Avremo visto dieci case nel giro di una settimana e nessuna raggiunge i tuoi standard» esclamò Vivian, rovistando nella borsa alla ricerca del rossetto. «Ok, la facciata sarà da ritinteggiare, ma il tetto mi pare a posto. Con una cifra del genere, in città, non riusciresti a comprare neppure il ripostiglio di un sottoscala.»

Un corvo gracchiò tre volte per poi spiccare il volo e posarsi sul camino.

«Dai, Viv, ammettilo, questa casa sembra uscita da un film horror degli anni ottanta, non pensi a quello che direbbero le tue amiche perfettine se dovessero venire a trovarti?»

«Credi me ne importerebbe qualcosa? Io…»

«Ehm, ehm…» tossicchiò la donna dell’agenzia.

«Oh, ci scusi, signora Patel. Mike sa essere molto irritante, a volte. Ci faccia vedere l’interno dell’abitazione, non le faremo perdere altro tempo» assicurò Vivian, sbattendo le folte ciglia.

La signora Patel annuì e cambiò espressione. «Bene, allora. Seguitemi. La casa vi piacerà: è molto spaziosa.»

L’agente immobiliare aveva ragione: le stanze erano ampie e il lungo corridoio era degno di una villa d’epoca. Tuttavia, i muri erano scuri e striati di crepe; dalle finestre filtrava pochissima luce, nonostante splendesse il sole.

«Beh, non vi nascondo che ci sarà qualche miglioria da apportare» ridacchiò la signora Patel, osservando il soffitto con aria circospetta, «ma non c’è nulla che un po’ di intonaco non possa coprire giusto, signor Bennett?»

«Signora Patel, se mi permette…»

«La prendiamo!» lo interruppe Vivian sorridente.

Mike la fulminò con lo sguardo. «Viv, stai scherzando spero.»

«No, tesoro, non sono mai stata più seria. Sono stufa dei tuoi continui rifiuti, sembra quasi che tu non voglia cambiare casa, eppure eravamo d’accordo di trasferirci lontano dallo smog e dalla caotica città, se non sbaglio.»

«Già, ma mi piacerebbe poter dire la mia circa decisioni così importanti» bisbigliò lui, con tono stizzito.

«Mike, d’altronde i soldi sono i miei, no? Non mi pare di averti chiesto un centesimo, visto anche il tuo lavoro precario…»

«Scusate, signori, temo abbiate bisogno di chiarirvi le idee in privato. Io avrei un altro appuntamento in città e il tempo stringe» disse la signora Patel, consultando l’orologio da polso.

«Non sarà necessario, mia cara. Prepari i documenti, non vedo l’ora di poter avere le chiavi della mia nuova dimora» fece Vivian, con aria disinvolta.

Mike non le rivolse parola per tutto il tragitto del ritorno. Solo quando giunsero all’interno del loro piccolo appartamento e appoggiò sul tavolo le borse della spesa, decise di affrontare la questione. «Lo hai fatto apposta, non è vero? Lo hai fatto per punirmi? Sai bene che la colpa non è mia.»

Vivian rimase in silenzio, sistemando una mela nel cesto della frutta.

«Viv? Mi rispondi?» fece Mike con tono più delicato.

La ragazza continuò a studiare quei frutti che sembravano non riuscire a incastrarsi tra loro, come se fossero i pezzi di puzzle irrisolvibili.

«Viv, ne abbiamo già parlato. Ti ho detto che è stato un errore e nulla più. Quante volte ti ho già detto che mi dispiace? Dobbiamo andare avanti adesso, no? Ce lo siamo ripetuti mille volte. E poi avremo quel bambino, ma ci vorrà tempo. Sai che ti amo, non è vero?»

La ragazza sospirò, senza alzare lo sguardo.

Mike le si avvicinò; accarezzandole la guancia, lasciò scivolare la mano lungo la pelle fino alla scollatura della camicetta. Durante la notte, il ragazzo le dimostrò più volte quanto la desiderasse, ma Vivian, pur lasciandolo fare, concentrava la sua attenzione su una crepa nella parete.

CONTINUA…

“La casa delle anime” di Elena e Laura Canepa (Seconda Puntata)

La casa delle anime: Copyright 2021 © Elena e Laura Canepa – Tutti i diritti riservati

Foto di Franck Barske da Pixabay 

24 risposte a "“La casa delle anime” di Elena e Laura Canepa (Prima Puntata)"

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