Buongiorno, amici. Sono Elena e ho appena letto un thriller – poliziesco che ci è stato proposto dall’autore emergente Jacopo Arcangeli. Intanto, ci scusiamo con Jacopo e con tutti gli autori emergenti in attesa di una nostra recensione, ma il sopraggiungere dell’estate e di tanti altri impegni nella nostra quotidianità ci ha impedito di dedicare alla lettura il tempo che avrebbe meritato.
Ma torniamo a Checkmate.
Devo dire di essere rimasta molto colpita da questa lettura, sia per lo stile veloce e scorrevole che mi ha ricordato molto i film e le serie tv americane di questo genere, sia per le ambientazioni, la caratterizzazione dei molti personaggi e la trama. Eh sì, diciamo che l’unica “difficoltà” che si può riscontrare nella lettura riguarda la moltitudine di personaggi presenti in questa storia che però, come ho detto, viene compensata dalla buona caratterizzazione che ne da l’autore.
Una lettura che mi ha catturata, pur essendo diversa dai generi che sono solita leggere.

A New York una personalità conosciuta con segrete pulsioni perverse sembra sparire nel nulla e viene ritrovato mutilato a centinaia di chilometri di distanza. A Pueblo, in Colorado, vengono ritrovati otto cadaveri teatralmente disposti. Un grande magazzino usato per lo stoccaggio di stupefacenti viene dato alle fiamme, i guardiani spariti ed il tutto firmato con un misterioso simbolo.James Sheperd, capo di un pool di investigatori del Federal Bureau of Investigation, viene chiamato a ricomporre il puzzle formato da questi eventi in apparenza separati tra loro. Ne scaturirà un duello mentale con una figura misteriosa per la vita delle persone coinvolte senza esclusione di colpi, in cui l’Agente Sheperd dovrà trovare il modo di chiudere la partita prima di subire lui stesso lo scacco matto.
L’agente Sheperd si troverà coinvolto in un’enigma da risolvere, fatto di piccoli indizi che l’autore semina fin dall’inizio nel romanzo e che tiene il lettore incollato alla lettura cercando di risolvere il caso assieme alla polizia. Come in una partita a scacchi, dove si cerca di schiacciare psicologicamente l’avversario, di farlo cadere in trappola, dove la pietà non esiste poiché potrebbe portare alla sconfitta, il romanzo tiene con il fiato sospeso con frequenti colpi di scena e tanta suspense.
La trama è ben congeniata e porta a un finale inaspettato tutto da scoprire.
Dette una pacca sulla spalla di Matt, che sorrise.
– Ho solo avuto fortuna. – rispose con modestia il giovane Sheperd.
Bevendo dalla tazza di tè, non prima di averci cautamente soffiato sopra, il nonno paterno commentò: – Nel mondo degli scacchi non c’è spazio per la fortuna, se non il solo primo passo falso dell’avversario che porta alla vittoria!
Sarebbe interessante avere tra le mani la versione cartacea (ho letto la versione digitale). Chissà che non mi venga voglia di unirlo agli altri volumi della mia collezione.
A chi consiglio questa lettura? A tutti gli amanti del genere, ne rimarrete piacevolmente colpiti! Inoltre, darete la possibilità a uno scrittore emergente di dimostrarvi che non sono soltanto i titoli famosi a poter rimanere impressi nella vostra memoria da lettori.
Elena
la trama mi sembra accattivante; la copertina no
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Dicono che un libro non si giudica dalla copertina, ma l’occhio vuole la sua parte😉 la trama, però, merita😀
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Molto molto interessante!
GRAZIE
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Grazie a te!
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