Ciao a tutti! Sono Elena e oggi vi parlerò del quarto libro della saga familiare della Villa delle Stoffe. Devo essere sincera: non sapevo dell’uscita imminente di questo seguito e l’ho scoperto soltanto vedendo le foto sui gruppi di lettura di Facebook. Mi ha reso felice ritrovare gli amati personaggi che avevo conosciuto nei precedenti volumi e presto uscirà anche un quinto libro.

Per rinfrescarvi la memoria, leggete anche le precedenti recensioni:
- “La villa delle stoffe” di Anne Jacobs
- “Le ragazze della villa delle stoffe” di Anne Jacobs
- “L’eredità della villa delle stoffe” di Anne Jacobs
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Augusta, 1930. Dopo tante sofferenze e colpi di scena, Marie e Paul si godono finalmente le gioie della famiglia, crescendo i loro tre figli alla Villa delle Stoffe: Dorothea mostra già lo stesso temperamento impetuoso della nonna materna e ha una singolare passione per gli aerei; Leo rivela un incredibile talento musicale; il piccolo Kurti, l’ultimo arrivato, è diventato il simbolo della loro ritrovata serenità. Ma fuori dalla villa la situazione è sempre più preoccupante: la crisi economica sta mettendo in ginocchio il Paese, alla fabbrica di stoffe gli ordini sono in calo e Paul teme di dover licenziare molti operai. Per di più è in contrasto con Sebastian, il marito della sorella Lisa, che è diventato rappresentante sindacale e mette in imbarazzo la famiglia partecipando ai cortei comunisti, che spesso finiscono in risse con gli avversari nazionalsocialisti. Anche per l’atelier di Marie le cose non sono semplici: le clienti spesso non pagano e qualcuna comincia a lamentarsi del fatto che Marie abbia un’aiutante ebrea. Quando infine Paul crolla fisicamente, sarà proprio lei a dover prendere di nuovo le redini dell’azienda e tentare di salvarla. Riuscirà a preservare l’eredità della Villa delle Stoffe e riportarla agli antichi splendori?
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Leggendo commenti qua e là su questa saga, mi sono accorta che ci sono pareri differenti su ogni libro e gusti diversi. C’è chi ha preferito i primi due, chi solo il primo, chi tutti, chi nessuno… Io, personalmente, ho amato il primo, il secondo non molto, il terzo sì e questo… beh, forse l’ho trovato il migliore! Ovviamente è un mio parere, sul web potrete trovare opinioni completamente diverse, ma per me è stato molto bello. Ci troviamo negli anni in cui si comincia a parlare di “un certo” Hitler, anni in cui gli ebrei cominciano a non essere più visti di buon occhio e l’economia non è delle più floride, tanto che alla Villa delle Stoffe ci sono seri problemi con i dipendenti alla fabbrica e le spese per la famiglia.
I figli stanno crescendo e la loro identità si fa sempre più marcata in famiglia. E le ragazze, Marie, Kitty e Lisa sono alle prese con problemi seri e non più frivoli come quando era ragazze in età da marito. Paul ha sulle spalle delle grosse responsabilità e sarà impegnato a gestire i cambiamenti suggeriti (e imposti), nei confronti dei dipendenti, dal cognato Sebastian, sindacalista e promotore degli slogan del partito comunista.
La trama è avvincente, la narrazione è sempre alternata dal punto di vista della servitù e dei vari personaggi e anche quelli nuovi portano storie molto interessanti.
Aggiungo che chi ormai si è affezionato alle vicende della Villa delle Stoffe, non potrà fare a meno di continuare a leggere questa saga.
Elena
Una storia interessante. Dovrei provare a leggerlo. Grazie per il consiglio!
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Grazie a te!😊
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sembra molto interessante, la segno, grazie
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Grazie a te!😊
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