Ciao a tutti, sono Laura e oggi torno a parlarvi di autori emergenti. L’ultimo romanzo che ho letto è “Increspature” di Giulia Ventale.

In un connubio tra romanzo epistolare e diario di vita, la storia si snoda lungo gli anni di un rapporto d’amore, vendette, abusi, ricatti e sopraffazione, gioia e disperazione. Fotografa la Napoli e il Sud Italia di oggi, esplora la psicologia e i sentimenti dei protagonisti, denunciando con crudele profondità il male di vivere, il disturbo psichico, l’universo delle paure più ancestrali e dei traumi alla loro origine, narrando un amore che non vuol saperne di morire, disposto a uccidere persino chi lo vive. Un grido d’allarme sulla manipolazione affettiva e sulla violenza di genere.
Quando ho iniziato a leggere, non riuscivo bene a inquadrare il romanzo. Il contenuto si discostava molto dal titolo: i primi capitoli del romanzo fanno pensare a una storia d’amore tutta rose e fiori, ma il titolo mi dava da pensare. Cercavo di capire in che modo le increspature – a cui io do un’accezione negativa – potessero prendere parte a questa love-story. Poi, sono arrivate. E nemmeno in modo discreto, sono piombate nella storia trascinando la protagonista in un abisso dal quale era difficile uscire.
Se nelle prime pagine lo stile era sognante e romantico, con il procedere della narrazione è diventato angosciante e drammatico. Questo sentimento malato (non voglio proprio chiamarlo amore), che ha causato molto dolore alla protagonista, mi ha provocato un senso di inquietudine e malessere. L’autrice è stata brava nel rendere partecipe il lettore.
Questa lettura mi ha fatto riflettere. Ho riconosciuto alcune avvisaglie nei racconti di alcune amiche (che fortunatamente si sono salvate prima che la situazione degenerasse) e quindi questo romanzo mi è sembrato ancor più reale.
Una lettura che tratta temi forti, che è importante – fondamentale – non sottovalutare.
Laura
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