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“Babbo Natale e l’avventura in fondo al mare” (terza e ultima parte) di Elena Canepa e Laura Canepa – Racconto per bambini

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“Babbo Natale e l’avventura in fondo al mare” (prima parte) di Elena Canepa e Laura Canepa – Racconto per bambini

“Babbo Natale e l’avventura in fondo al mare” (seconda parte) di Elena Canepa e Laura Canepa – Racconto per bambini

Era una cifra enorme e, anche mettendo assieme tutti i loro risparmi, non sarebbero mai riusciti ad averla.

«È tutta colpa mia!» piagnucolava Toddy «non avrei dovuto far venire Babbo Natale fino a qui!».

«Su Toddy, non fare così, tu hai fatto una cosa buona; vedrai che riusciremo a salvarlo!» cercava di rassicurarlo un elfo. Tutti, però, erano molto preoccupati: la situazione non era facile.

Si era radunata una gran folla e ognuno proponeva una soluzione. Finalmente arrivò la Polizia Oceanica, i più esperti nel risolvere casi difficili.

«Salve a tutti, sono il capitano Red» si presentò un pesce spada «e questa» disse indicando gli altri pesci in divisa «è la mia squadra. Raccontateci bene cos’è successo».

Subito tutti i presenti iniziarono a fare un resoconto dell’accaduto a partire dalla lettera di Toddy, fino ad arrivare al biglietto con la richiesta del riscatto.

«Mostratemi quel messaggio!» disse il capitano Red.

«Lo ha trovato Bolla, la medusa. Ehi Bolla, vieni qui!»

Si misero tutti a cercare la medusa, ma di ella nessuna traccia.

Al capitano Red la cosa parve subito sospetta e mandò i suoi agenti a scovarla.

Tornarono dopo poco con la medusa ammanettata.

«Lasciatemi andare!» sbraitava lei.

«Capo, appena ha sentito che la stavamo cercando ha provato a scappare, ma siamo riusciti a fermarla» spiegò uno degli agenti.

Il capitano si rivolse svelto alla medusa che, messa alle strette, confessò essere complice del polpo Pok nel rapimento.

Bolla fu subito condotta in prigione e le ricerche di Babbo Natale ripresero, questa volta con più speranza.

Foto di peter_pyw da Pixabay

Anche Toddy ed i suoi amici si unirono alla ricerca.

«Se io fossi un polpo, mi nasconderei nella voragine oscura; lì non c’è anima viva ed è piena di anfratti nei quali nascondersi» disse convinta Sally, la più piccola del gruppo.

«Brrr, che paura» rabbrividì un pescetto cicciottello «non voglio andare laggiù!».

Gli altri, però, erano d’accordo con Sally e quindi si misero a nuotare verso quel luogo spaventoso.

Restando uniti entrarono nell’oscurità e facendo molto silenzio, si guardarono intorno.

Accidenti, la piccola Sally aveva visto giusto, da un anfratto videro spuntare Pok!

«E adesso che facciamo?» si chiesero i piccoli.

«Chiamiamo la polizia!» esclamò subito il pescetto cicciottello.

«Non c’è tempo, guardate!» disse Toddy.

Il polpo stringeva Babbo Natale e gli stava col fiato sul collo. «I tuoi amichetti mi hanno innervosito, adesso anche la Polizia Oceanica ti sta cercando. Ti lascerò qui sotto e me ne andrò lontano, ma prima ti toglierò questa bombola di ossigeno e ti guarderò annegare».

Il polpo sghignazzava contento. «Li farò pentire di avermi rovinato il piano!».

«Oh no! Vuole ucciderlo!» dissero in coro i pesciolini.

Toddy, che si sentiva responsabile, senza pensarci due volte, andò velocissimo verso Babbo Natale e iniziò a pizzicare i tentacoli del malvivente con le sue chele.

«E tu che vuoi, briciola?» gli urlò Pok.

Arrivarono anche gli altri ad aiutare Toddy aggredendo il nemico come meglio potevano.

L’unico rimasto indietro era il pescetto pauroso che nuotò veloce a cercare soccorsi.

«Aiuto! Aiuto!» urlava affannato il piccolo.

Arrivò sfinito dagli adulti. «Veloci, non c’è tempo da perdere! Aiuto!» continuava ad urlare.

«Che c’è?» disse brusco un pesce palla.

Il piccolo raccontò in fretta quello che stava accadendo nella voragine oscura e tutti si precipitarono nel luogo indicato dal pescetto.

Arrivarono giusto in tempo: il polpo stava per avere la meglio sui piccoli.

«Brutte pesti! Levatevi di torno!» urlò Pok che ormai aveva perso la pazienza. Si accorse della presenza della polizia e, scrollati di dosso i piccoli, nuotò veloce verso il labirinto di cunicoli nell’oscurità.

«Oh, piccoli, mi avete salvato» sussurrò con riconoscenza Babbo Natale una volta liberato. Raccontò a tutti di quanto fossero stati eroici Toddy e i suoi amici.

«Bene, è ora di consegnare gli ultimi regali!» disse Babbo Natale, salendo sulla slitta, pronto a finire il suo lavoro.

Tutti gli abitanti del mare ringraziavano Babbo Natale mentre aprivano contenti i loro regali.

Intanto, alla voragine oscura, la Polizia Oceanica aveva acciuffato Pok e lo aveva rinchiuso dietro alle sbarre.

«Ben gli sta!» commentò un elfo arrabbiato.

«Dai, Jeff, non covare rancore. Il Natale è perdono!» lo rimproverò bonariamente Babbo Natale. «Le cattive azioni portano solo tristezza e solitudine, noi dobbiamo essere buoni e le cose andranno bene».

Alla fine della giornata Babbo Natale volle riunire tutti per fare un piccolo discorso. «Cari amici, voglio ringraziarvi dell’accoglienza calorosa e dell’affetto che mi avete dimostrato» fu interrotto da un applauso; continuò sorridendo «ma vorrei ringraziare in particolare il piccolo Toddy: senza il suo rimprovero avrei continuato a dimenticarmi di voi». Prese il sacco dei regali «e qui c’è un regalo extra per Toddy e i suoi amichetti che mi hanno salvato».

Gli elfi iniziarono a distribuire i pacchetti che i piccoli strinsero al petto.

Babbo Natale salì sulla slitta che lo avrebbe ricondotto al Polo Nord. Agitando la mano, salutò tutti i presenti per poi esclamare: «Ah, dimenticavo… Oh oh oh! Buon Natale!»

Immagine di peter_pyw da Pixabay

Babbo Natale e l’avventura in fondo al mare: Copyright © Elena Canepa e Laura Canepa – Tutti i diritti riservati

 

 

23 risposte a "“Babbo Natale e l’avventura in fondo al mare” (terza e ultima parte) di Elena Canepa e Laura Canepa – Racconto per bambini"

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      1. Hai ragione, sono Elena. Diciamo che sono io quella che si occupa di curare il blog. Laura interviene con alcune recensioni di libri e per la pubblicazione dei nostri racconti. Adesso è già da un po’ che non pubblica articoli suoi, ma presto lo farà…😄🤞

        Piace a 1 persona

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